In un recente articolo pubblicato su Internazionale, si sostiene che la fiducia, malgrado a livello interpersonale negli Stati Uniti sia ai suoi minimi storici da 50 anni, è la scelta migliore.

Chi di noi non conosce qualcuno che ha sofferto per aver dato fiducia, clienti truffati, colleghi traditi o amici dimenticati? Questo ci potrebbe far pensare che tendiamo a fidarci troppo degli altri ma la verità è che ci fidiamo troppo poco.

Il sociologo Toshio Yamagishi con una semplice intuizione sul tema parlò di asimmetria informativa tra fidarsi e non fidarsi; quando ci fidiamo di qualcuno prima o poi capiamo se la fiducia è ben risposta: quando non ci fidiamo, di solito non veniamo a sapere se ci saremmo potuti fidare. Da questa asimmetria emerge che impariamo di più se ci fidiamo. Impariamo qualcosa dei singoli individui e delle situazioni e acquisiamo esperienza.

In conclusione, non ci fidiamo abbastanza perché il prezzo della fiducia mal riposta è evidente mentre i benefici della fiducia mal riposta (imparare) e quelli mancati della diffidenza ingiustificata sono più sfumati. E invece dovremmo prenderli in considerazione: dare una possibilità agli altri è eticamente giusto ed è la scelta più intelligente.

 

Articolo a cura del Dott. Fabio Del Vecchio – Responsabile HR