Quale stile comportamentale prediligiamo nella relazione professionale
Nelle comunità professionali si ha sempre più la necessità di valutare, qualificare, targetizzare, ecc.
Certo l’era digitale sta accelerando tale tendenza e il primo Bersaglio senza alcun dubbio è l’individuo oggetto sempre di più di processi mentali volti a inserirlo in categorie grazie alle quali essere in grado di semplificare, sintetizzare e raggruppare. Tale processo ci porta spesso a banalizzare (verbo sinonimo di semplificare) perché il bisogno quasi istintivo di farlo non conosce freni, blocchi mentali o ragioni.
Il mondo delle risorse umane si è spesso dibattuto da un lato per difendere la ricchezza e la forza dell’unicità umana e dell’altro per operare con paradigmi e categorie che gli consentissero di raggruppare sentimenti, ragioni, emozioni. Lo Studio Casiglia e Ronzoni ha scelto di approfondire il tema e di soffermarsi su uno strumento che consente di avere informazioni approfondite su una delle angolature più ricche che ci offre l’individuo: il Comportamento. Non vogliamo prendere una posizione su cosa abbia più valore analizzare rispetto al cosa sono o al chi sono ma sappiamo per certo che l’individuo è l’animale sociale che molto offre nella sua rappresentazione, nel modo di presentarsi all’ambiente esterno, nel comportarsi. Lo Strumento oggetto del nostro studio e approfondimento è il modello di analisi comportamentale chiamato DISC (acronimo di Dominance, Inducement, Stable/Steadiness, Compliance) che grazie alla teoria junghiana e agli approfondimenti dello psicologo William Moulton Marston (1893–1947) consente di poter elaborare un’analisi comportamentale per ogni individuo basato su un modello di analisi inconscio e un modello di analisi adattato al contesto. Sostanzialmente il modello teorizza di un comportamento innato tipico di ogni essere umano e di un comportamento che subisce l’influenza dell’ambiente dal quale siamo circondati. L’approfondimento è stato possibile attraverso un corso di formazione certificato con la compagnia leader finlandese Extended Disc che ha affinato il modello originale estendendo l’analisi a oltre 40 famiglie di competenze trasversali: ad esempio quale stile decisionale emozionale più appartiene ad un profilo dominante in una situazione stressante? Questa competenza così come altre 1400 circa rappresentano un pannello di profilazione talmente ampio e analitico da rendere questo modello lo strumento che d’ora in avanti utilizzeremo nei processi di ricerca e selezione del personale, nei percorsi di coaching, di development center, di processi di cambiamento aziendale e molto altro. Confidenti e consapevoli.
Articolo a cura del Dott Fabio Del Vecchio, Responsabile Divisione HR