Non tutto il male vien per nuocere! Buone nuove dunque nel 2020 per coloro che hanno attivato lo Smart Working con la finalità di dare continuità alle imprese.

Arriva un importante Bando dalla Regione Lazio a sostegno dell’adozione di modelli innovativi di organizzazione del lavoro, attraverso lo sviluppo di piani aziendali e l’adozione di adeguata strumentazione informatica, per adottare strumenti di lavoro agile ovvero di “smart working”.

L’Avviso prevede la modalità del “Bando Aperto” cosiddetto a sportello per gli addetti ai lavori e questo rappresenta un enorme vantaggio per chi riuscirà ad aggiudicarsi il bando, poiché consente la possibilità di finanziamento “on demand”.
Saranno approvate direttamente e prioritariamente, fuori dalla consueta graduatoria ed entro 30 giorni dalla presentazione, tutte le proposte che avranno ottenuto una valutazione pari o superiore a 70 punti su 100, sulla base dell’ordine di arrivo e fino ad esaurimento delle risorse disponibili. 

Per questa ragione è urgente valutare subito l’articolo 3 a pagina 6 dell’Avviso, e ricorrere al supporto di Consulenti e Professionisti esterni all’Azienda per documentare spese di progettazione sia tecnologici  sia logistici. 

Può interessare la tua Organizzazione? Siamo a disposizione per gli opportuni approfondimenti sul progetto da finanziare e per una consulenza preventiva potete contattare la nostra Partner Rita CALLEGARI di OK IMPRESA, esperta in finanziamenti e bandi,  al numero  3384461067 .

POR FSE, Piani Aziendali di Smart Working

L’Assessorato Lavoro e Nuovi Diritti, Formazione, Scuola e Diritto allo Studio universitario, tramite la Direzione Istruzione, Formazione, Ricerca e Lavoro della Regione Lazio, ha promosso una nuova misura a sostegno delle imprese e dei lavoratori nel quadro delle più generali iniziative attivate nell’attuale fase di emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), al fine di permettere di proseguire nel massimo dell’efficienza e dell’efficacia, l’attività produttiva aziendale.

Si tratta nello specifico di una misura di finanziamento a sostegno dell’adozione di modelli innovativi di organizzazione del lavoro, attraverso lo sviluppo di piani aziendali e l’adozione di adeguata strumentazione informatica, per adottare strumenti di lavoro agile ovvero di “smart working”.

L’obiettivo è favorire l’alleggerimento dei vincoli connessi con la localizzazione della prestazione lavorativa, lasciando pertanto al lavoratore la libertà di scelta, contestualmente mantenendo la produttiva aziendale e il benessere e la tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici.

La misura, approvata con un Avviso pubblico denominato Piani Aziendali di Smart Working, si integra con l’altro intervento attivato dalla Regione Lazio a favore delle scuole e del settore della formazione professionale (Progetto Classe Virtuale).

Che tipo di progetti possono essere finanziati?

L’ Avviso prevede nello specifico l’erogazione di un contributo a imprese e titolari di Partita IVA, per la fruizione di:

  • AZIONE A: servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale;
  • AZIONE B: acquisto di “strumenti tecnologici” (componenti hardware e software) funzionali all’attuazione del piano di smart working.

Ai fini del riconoscimento del contributo, l’Azione A è obbligatoria mentre l’Azione B è facoltativa.

Possono partecipare all’Avviso, i soggetti che esercitano attività economica e che, al momento della presentazione della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio di competenza;

oppure

  • essere soggetti, non iscritti alla Camera di Commercio, in possesso di partita IVA;
  • avere sedi operative o di esercizio ubicate nella Regione Lazio, presso le quali svolgere le attività di cui al contributo richiesto;
  • avere un numero di dipendenti almeno pari a 2;
  • non essere già in possesso di un piano di smart working regolamentato o del relativo accordo aziendale;
  • risultare in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva;
  • risultare ottemperante o non assoggettabile agli obblighi di assunzione ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68;
  • non rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 (Campo di applicazione) del Reg. (UE) n. 1407/20132;
  • non essere in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Non sussistono limiti relativi alla dimensione aziendale, pertanto potranno essere accolte anche proposte relative ad interventi da realizzarsi presso grandi imprese.

Non potranno invece partecipare gli Enti pubblici, ma è ammessa la partecipazione di Società di capitali che eroghino servizi pubblici, il cui capitale societario sia totalmente o a maggioranza pubblica.

È consentita la presentazione di proposte di una impresa nella forma di ATI o ATS con uno o più Operatori accreditati della Formazione Professionale, a condizione che l’impresa svolga il ruolo di Capofila dell’Associazione Temporanea (mandataria) e sia il principale attore del progetto.

I contributi previsti dal presente Avviso saranno erogati nel quadro del Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 (“de minimis”).

Destinatari degli interventi sono lavoratori e lavoratrici dipendenti delle imprese richiedenti il contributo.

I dipendenti sono ricompresi nelle seguenti tipologie contrattuali:

  • contratto di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale);
  • contratto di apprendistato (ai sensi del D.Lgs. 81/2015);
  • soci-lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili).

Sono esclusi:

  • i tirocinanti;
  • i collaboratori d’impresa;
  • i lavoratori con contratto di somministrazione;
  • i lavoratori con contratto di lavoro intermittente;
  • i titolari di impresa e i componenti dei Consigli di Amministrazione

L’iniziativa è cofinanziata con le risorse del POR FSE Lazio 2014/2020 Asse 1 – Occupazione, priorità di investimento 8i), obiettivo specifico 8.5.

Modalità di erogazione dei fondi

L’importo complessivamente stanziato è di 2 milioni di euro.

La dotazione finanziaria è suddivisa come segue:

  • 1,3 milioni per la realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione A – Supporto all’adozione del piano di smart working;
  • 700.000 euro per la realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione B – Supporto all’attuazione del piano di smart working.

Il valore del contributo è pari agli importi di seguito indicati, distinti per tipologia di azione, e varia in relazione al numero totale di dipendenti delle sedi operative/unità produttive localizzate sul territorio di Regione Lazio alla data di presentazione della domanda.

Costi ammissibili

Numero di dipendenti Importo totale del contributo di cui:

importo per Azione A – Adozione del piano

di cui:

importo per Azione B – Attuazione del piano

Da 2 a 10 dipendenti € 7.500,00 € 5.000,00 € 2.500,00
Da 11 a 20 dipendenti € 10.500,00 € 7.000,00 € 3.500,00
Da 21 a 30 dipendenti € 15.000,00 € 10.000,00 € 5.000,00
Oltre i 30 dipendenti € 22.500,00 € 15.000,00 € 7.500,00

Presentazione delle domande

I progetti devono essere presentati esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito regionelazio.it . La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile previa registrazione del soggetto proponente e successivo rilascio delle credenziali di accesso (nome utente e password). I soggetti già registrati potranno accedere inserendo le credenziali in loro possesso. L’inserimento delle credenziali permette l’accesso alla compilazione di tutte le sezioni previste per la presentazione della proposta progettuale.

Ai fini dell’ammissione faranno fede i dati presenti all’interno del sistema.

Al termine della fase di inserimento, la procedura informatica consentirà l’invio del formulario, operazione che blocca le modifiche e assegna il codice di riferimento univoco alla proposta progettuale.

Le proposte potranno essere inviate senza soluzione di continuità e con assegnazione “on demand”, dalle ore 9.30 del 12 marzo 2020, fino a esaurimento delle risorse. A tal riguardo, sarà cura dell’Amministrazione comunicare la chiusura della procedura.