La Comunicazione biennale per le pari opportunità da inviare entro il 30 aprile 2018 chiama le Imprese a fare i conti sul divario occupazionale di genere.

Esiste un codice di cui si parla davvero poco, è il Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, che prevede un obbligo biennale dichiarativo per tutte le aziende pubbliche o private, che occupino più di 100 dipendenti.

Sono tenute a redigere un rapporto, almeno biennale, sulla situazione del personale maschile e femminile nel rispetto di quanto previsto dalla Legge 246/2005 e successivamente con il D.Lgs. 198/2006.

Il rapporto deve essere riferito al complesso delle unità produttive e a ciascuna unità produttiva con più di 100 dipendenti e deve essere redatto in relazione a:

  • stato di assunzioni;
  • formazione;
  • promozione professionale;
  • livelli;
  • passaggi di categoria o di qualifica;
  • altri fenomeni di mobilità;
  • intervento della Cassa integrazione guadagni;
  • licenziamenti;
  • prepensionamenti e pensionamenti;
  • retribuzione effettivamente corrisposta.

Come prima cosa, le aziende dovranno procedere con la verifica della sussistenza dell’obbligo calcolando la dimensione numerica dell’azienda.

Per la determinazione della dimensione numerica dell’azienda, l’anno da considerare è il secondo del biennio (ad esempio, per il biennio 2016/17, il dato fa riferimento al 31.12.2017).

Se nel corso del biennio i dipendenti sono stati globalmente più di 100 ma al 31.12.2017 risultano in numero inferiore a 100, l’azienda non dovrà redigere il rapporto biennale.

Ovviamente potrà sempre redigerlo su base volontaria se ha interesse a dimostrare l’elevato numero di donne occupate oppure vuole ribadire il dato numerico.

Non sono invece tenuti a compilare il rapporto gli Enti pubblici non economici e gli Enti locali.

Il modulo dovrà essere compilato seguendo le istruzioni fornite dalla Consigliera di Parità Regionale

Per individuare l’indirizzo specifico della regione vi invitiamo a contattarci: consulenza@casigliaronzoni.it

Il rapporto di cui sopra deve essere trasmesso anche alle rappresentanze sindacali aziendali, alla Consigliera e al Consigliere regionale di parità.

La comunicazione relativa al biennio 2016/2017 deve essere presentata entro il 30 aprile 2018.

Qualora le aziende tenute ad effettuare la comunicazione non trasmettano il rapporto, la ITL (Ispettorato Territoriale del Lavoro) procederà con l’invito a procedere entro 60 giorni, pena la comminazione di una sanzione amministrativa e alla sospensione dall’utilizzo dei benefici contributivi.

Per valutare le agevolazioni previste per l’assunzione di donne o di soggetti svantaggiati* si suggerisce la lettura della scheda allegata e del bonus assunzionale regione Lazio

* Con decreto 17 ottobre 2017 (pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del lavoro in data 9 febbraio 2018), il Ministero del lavoro individua i requisiti necessari per essere definiti lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati, in conformità alla disciplina comunitaria.

Sono lavoratori svantaggiati, coloro che soddisfano una delle seguenti condizioni:
a) non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
b) hanno un’età compresa tra i 15 e i 24 anni;
c) non possiedono un diploma di scuola media superiore o professionale o hanno completato la formazione a tempo pieno da non più di 2 anni e non hanno ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito;
d) hanno compiuto 50 anni di età;
e) vivono soli con una o più persone a carico;
f) sono occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato;
– appartengono a una minoranza etnica di uno Stato membro UE.

Sono lavoratori molto svantaggiati coloro che:

a) sono privi da almeno 24 mesi di un impiego regolarmente retribuito;
b) sono privi da almeno 12 mesi di un impiego regolarmente retribuito e appartengono a una delle categorie dei lavoratori svantaggiati sopraindicate (lett. da b a f).

D.M. 17 ottobre 2017