Il decreto-legge n. 34/2020, cosiddetto Decreto Rilancio,  recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 è finalmente approdato in Gazzetta.

Riepiloghiamo, di seguito, le principali misure predisposte in materia lavoro: dalle assunzioni per il potenziamento della rete ospedaliera ed assistenziale ai trattamenti di integrazione salariale, dalle indennità di sostegno al reddito alle tutele per i genitori lavoratori ed i soggetti disabili, passando per le misure per l’istruzione e la cultura.

Smart Working

I genitori dipendenti del settore privato, con almeno un figlio minore di 14 anni, hanno diritto a svolgere lo smart-working fino al termine dello stato di emergenza.

L’esercizio di tale diritto è subordinato al fatto che l’altro genitore, appartenente al nucleo famigliare:

  • non sia beneficiario di strumenti di sostegno al reddito;
  • non sia disoccupato o inoccupato.

Congedo straordinario e Bonus Baby-sitting

Il Decreto proroga i congedi parentali fino ad un massimo di 30 giorni per genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età non superiore a 12 anni. L’innalzamento a 30 giorni dei congedi di cui possono fruire i genitori lavoratori dipendenti del settore privato per i figli di età non superiore ai 12 anni (per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione) e l’estensione del relativo arco temporale di fruizione sino al 31 luglio 2020. Tali periodi sono coperti da contribuzione figurativa.

Il congedo continuerà ad essere indennizzato al 50%, anziché al 30% come l’ordinario congedo parentale.

In alternativa al congedo, il genitore potrà fruire del Bonus Baby-sitting di euro 600 (euro 1.000 per gli operatori sanitari), che potrà essere cumulato a quello di pari importo già previsto dal Decreto “Cura Italia”. Il Bonus potrà essere speso anche per i centri estivi e i servizi integrativi all’infanzia.

Per quanto riguarda il sostegno ai genitori lavoratori e l’assistenza alle persone con disabilità grave, il testo del decreto Rilancio prevede per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato con figli minori, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia altro genitore non lavoratore hanno diritto di astenersi dal lavoro per il periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, senza corresponsione di indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Cassa Integrazione

Il decreto ha disposto ulteriori 9 settimane di Cassa Integrazione per emergenza Coronavirus.

Tuttavia, occorre fare alcune precisazioni:

Dopo aver esaurito le 9 settimane previste dal Decreto Cura Italia (usufruibili all’interno dell’arco temporale 23 febbraio – 31 agosto 2020), i datori di lavoro potranno ottenere ulteriori 5 settimane di Cassa Integrazione.

Una volta godute le ulteriori 5 settimane, a partire dal 1° settembre 2020 e fino al 31 ottobre 2020, sarà possibile presentare la richiesta per ottenere altre 4 settimane di Cassa Integrazione. Per i settori del turismo, fiere, congressi e spettacolo, le 4 settimane potranno essere utilizzate anche prima del 1°settembre 2020.

Si segnala, poi, lo snellimento della procedura di Cassa Integrazione in Deroga. Ci si potrà rivolgere direttamente all’INPS, senza passare prima dal canale delle Regioni. L’INPS, entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta di Cassa, provvederà ad erogare un anticipo della Cassa corrispondente al 40%.

Bonus 600 euro

Per il mese di aprile, il Bonus 600 euro spetta ai:

  • professionisti non iscritti agli ordini;
  • co.co.co in gestione separata;
  • artigiani;
  • commercianti;
  • coltivatori diretti;
  • stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori del settore spettacolo;
  • lavoratori agricoli.

Per il mese di maggio, invece, vengono riconosciuti 1.000 euro ai:

  • liberi professionisti titolari di partita IVA che hanno perso almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo nell’anno 2019;
  • co.co.co che hanno cessato il rapporto di lavoro.

Colf e Badanti

Ai lavoratori domestici con uno o più contratti di lavoro in essere alla data del 23 febbraio 2020 per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, è prevista un’indennità mensile di euro 500, per i mesi di aprile e maggio 2020.

Per usufruire del beneficio, il lavoratore domestico:

  • non deve convivere con il datore di lavoro;
  • non deve aver beneficiato di altre indennità previste dal Decreto Cura Italia.

Licenziamenti

Le imprese non potranno procedere, per ulteriori 3 mesi, a licenziamenti individuali e collettivi per ragioni economiche o per giustificato motivo oggettivo. Si estende a cinque mesi il termine previsto dal decreto-legge “Cura Italia”, entro il quale sono vietati i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e quelli collettivi e sono sospese le procedure in corso. Il datore di lavoro che, indipendentemente dal numero dei dipendenti, nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 17 marzo 2020 abbia proceduto al recesso del contratto di lavoro per giustificato motivo oggettivo può, in deroga alle previsioni di cui all’art. 18, co. 10, L. n. 300/1970, revocare in ogni tempo il recesso purché contestualmente faccia richiesta del trattamento di cassa integrazione salariale, di cui agli articoli da 19 a 22 cit., a partire dalla data in cui ha efficacia il licenziamento. In tal caso, il rapporto di lavoro si intende ripristinato senza soluzione di continuità, senza oneri né sanzioni per il datore di lavoro;

Contratti a termine

Il Decreto ha stabilito che, fino al 30 agosto 2020, in caso di rinnovo o proroga dei contratti a termine, non sarà necessario apporre causali. Per far fronte al riavvio delle attività produttive dovute all’emergenza epidemiologica sarà possibile rinnovare o prorogare fino al 30 agosto 2020 i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato in essere alla data del 23 febbraio 2020, anche in assenza delle condizioni di cui all’art. 19, co. 1, del D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 (cfr. Notiziario “Il decreto Rilancio sui contratti a tempo determinato” pubblicato in data 13 maggio);

Proroghe versamenti ritenute fiscali e contributi

La ripresa dei versamenti delle ritenute, dell’IVA e dei contributi sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio, è prevista per il 16 settembre (ex scadenza prevista al 20 maggio) per le imprese che hanno subito cali di fatturato, rientrano tra le filiere maggiormente colpite o si trovano nelle province ex zona rossa. Il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione o dilazionando il versamento in quatto rate di pari importo a partire dal mese di settembre.

Reddito di emergenza (Rem)

E’ previsto a tutela delle famiglie in condizioni di necessità economica a causa dell’emergenza Coronavirus.

L’importo del Rem varia da euro 400 a euro 800, a seconda del nucleo famigliare.

Per il riconoscimento del reddito, è necessario possedere i seguenti requisiti:

  • residenza in Italia;
  • reddito famigliare di aprile 2020 inferiore a una soglia di Rem spettante;
  • patrimonio mobiliare famigliare nel 2019 inferiore a euro 10.000, accresciuto a euro 5.000 per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di euro 20.000;
  • Isee inferiore a 15.000 €

Siamo a disposizione delle Imprese per accedere alle misure di sostegno alle imprese per l’attuazione delle disposizioni di cui al Protocollo di regolamentazione delle misure per il contenimento e il contrasto della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, attraverso l’acquisto di apparecchiature, attrezzature, dispositivi elettronici per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori e altri strumenti di protezione individuale.