La prestazione di lavoro occasionale “in famiglia”

Con la L. n. 97/2017, anche le famiglie possono usufruire di nuove tipologie contrattuali; difatti il lavoro domestico e domiciliare, svolto in modo occasionale, può essere regolato in due modi:

  1. con il Libretto famiglia, nei limiti previsti
  2. con un contratto di lavoro domestico (colf), sempre utilizzabile.

Ma quali sono le differenze tra i due?

  1. Il Libretto famiglia

Il Libretto Famiglia, consiste in un vero e proprio libretto nominativo prefinanziato, esso può essere utilizzato esclusivamente dalle famiglie per pagare le prestazioni occasionali rivolte a determinate categorie di lavoratori. La famiglia interessata dovrà prima acquistare il libretto tramite INPS[1] o Poste Italiane, poi ricaricare la somma di denaro desiderata, inviare un’apposita comunicazione all’INPS e solo successivamente, potrà pagare la prestazione. Può essere utilizzato esclusivamente per le seguenti attività:

  • piccoli lavori domestici, quali il giardinaggio, pulizia e manutenzione;
  • assistenza domiciliare a bambini, anziani, malati o disabili;
  • attività di insegnamento privato supplementare.

Il Libretto famiglia permette di retribuire ogni ora di lavoro con titoli di pagamento dal valore fisso di € 10. Questo importo comprende sia il compenso del lavoratore (€ 8) sia i contributi previdenziali ed INAIL. Inoltre sono previsti gli stessi limiti di reddito che si applicano al PrestO (ossia massimo € 2.500 per ciascun datore di lavoro e reddito complessivo massimo di € 5.000 anche in caso di più datori) oltre ad un limite di 280 ore sulla durata massima della prestazione nell’arco dello stesso anno. 

Per l’utilizzo del libretto famiglia non sono previsti particolari adempimenti burocratici. Il lavoratore e committente dovranno soltanto registrarsi alla piattaforma online INPS, dove potranno gestire l’intero rapporto.

  1. Contratto di lavoro domestico

L’alternativa al Libretto famiglia è il contratto di lavoro domestico abituale e prevalente (non occasionale) con il quale può essere regolato il rapporto di lavoro svolto all’interno di una comunità o una famiglia.

Il lavoro domestico prevede alcuni adempimenti burocratici semplificati per gestire correttamente il rapporto di lavoro e prevede il pagamento dei contributi INPS e INAIL e Malattia con la CASSA COLF.

Articolo a cura del Dott. Andrei Pollari

Lo Studio consiglia di usufruire di questi strumenti in conformità della norma e delle esigenze dei datori di lavoro. 

 

[1]  Per maggiori informazioni: https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemDir=51098.